



Centro Polifunzionale
Centro Polifunzionale a Sappada
Designers Marco Frusca , Paolo Ungaro, Gualtiero Cigolini - Project Year2011
Concept
Le esigenze poste dal bando comportano la compresenza in un unico sito ed in un’unica struttura di un parcheggio, un centro per i mezzi di pronto soccorso, un centro diurno per anziani, una scuola materna ed una foresteria a disposizione dell’Amministrazione. Si tratta evidentemente di destinazioni molto differenti per tipologia di fruitori, per requisiti dimensionali, per modalità d’uso ( Si pensi ad es. agli orari ed alla frequenza degli accessi).
Tali funzioni sono però accomunate dalla valenza e rilevanza pubblica che le caratterizza e dalle esigenze di razionalizzazione e contenimento dei costi gestionali. Inoltre il sito preposto ad ospitare la struttura presenta peculiarità morfologiche che, se da un lato possono favorire la specifica identità di ciascuna funzione, dall’altro rischiano di indebolire la lettura unitaria dell’intervento.
Questo ha comportato come primo intento quello di declinare insieme articolazione funzionale ed articolazione spaziale, cercando di garantire l’equilibrio di autonomia e riconoscibilità alle funzioni ospitate nell’organismo edilizio senza la prevalenza di nessuna di esse, puntando invece sulla specifica identità urbana del complesso.
Obiettivi
La proposta progettuale si prefigge di conseguire un forte radicamento territoriale dell’intervento attraverso l’integrazione morfologica dell’ organismo edilizio con il sito, un elevato grado di interrelazione delle singole funzioni con lo spazio pubblico e la valorizzazione di panorami e visuali sul paesaggio.
Il progetto intende inoltre perseguire l’adesione non rituale al linguaggio della moderna architettura alpina, considerandone non solo dunque l’aspetto di repertorio formale e materiale, ma soprattutto lo sforzo di vivificazione della tradizione costruttiva che ai valori della sostenibilità si intreccia.
Criteri
Nel concreto della proposta progettuale l’adesione al luogo ed al suo linguaggio si è tradotta in alcuni criteri:
Diversificazione dei fronti edificati, dotati tutti di pari valenza architettonica (che significa rottura dello schema gerarchico tradizionale che vede un fronte privilegiato, un retro, etc), anche attraverso la diversificazione degli accessi a ciascuna funzione.
Massimizzazione della accessibilità diretta alle singole funzioni.
Massimizzazione della flessibilità degli spazi interni delle singole funzioni.
Integrazione con gli spazi pubblici al contorno.
Sostenibilità
L’adozione dei principi e dei criteri della sostenibilità comporta il perseguimento degli obiettivi di:
1.rispetto dei caratteri geomorfologici
2.contenimento delle risorse, soprattutto non rinnovabili,
3.adeguamento alle caratteristiche geoclimatiche,
4.rispetto dei valori e delle peculiarità paesistiche, del paesaggio naturale come di quello antropizzato. 1 L’alterazione della fisionomia naturale del sito, innegabile ed irrimediabile a questa scala di intervento data l’estensione della superficie da edificare, non si estende alla variazione orografica grazie alla scelta di non interrare la rimessa
2 La riduzione del consumo di risorse non rinnovabili è perseguita: Con il recupero dell’acqua piovana per usi non potabili ( irrigazione ed alimentazione sciacquoni) attraverso rete duale. Attraverso consolidate soluzioni di isolamento termico in grado di garantire forte risparmio energetico (casaclima), e l’adozione di sistemi impiantistici a basso consumo ed elevato rendimento. 3 Oltre a quanto detto sopra a proposito del risparmio di energia, la progettazione ha tenuto conto delle condizioni geoclimatiche attraverso lo studio differenziato della posizione e delle dimensioni delle aperture, la adozione di elementi di ombreggiamento, la realizzazione di logge, sfondati ed aggetti, che ha consentito lo sfruttamento delle caratteristiche di soleggiamento di ciascun fronte per garantire il massimo confort termico e visivo in funzione dei periodi e degli orari di uso. 4 Il progetto vuole evitare il confronto agonistico con le preesistenze, cercando al contempo di rifuggire mimetismi banalizzanti e di declinare invece la lezione della architettura alpina contemporanea europea.
Ventilazione
Nel seguito si formulano alcune indicazioni sui sistemi impiantistici pensati per soddisfare le esigenze di qualità microclimatica dei diversi ambienti progettati.
L’obiettivo del massimo contenimento del dispendio energetico comporta scelte di elevata coibentazione di pareti e coperture di tutti gli ambienti climatizzati, scelte di elevata qualità dei serramenti e dei vetri da adottare, con un elevato controllo di temperature superficiali (per evitare locali fenomeni di condensa superficiale che deteriorano in tempi brevi i componenti) e dell’irraggiamento solare per una riduzione importante del surriscaldamento estivo. Ciò con il doppio obbiettivo di controllare sia il microclima interno a favore di un elevato confort, sia di ridurre in modo consistente i consumi di energia per riscaldare gli ambienti serviti. Questa riduzione dei consumi, oltre ad un ricercato effetto positivo sull’ambiente in senso lato, comporta altresì una proporzionale riduzione di spese di gestione, a parità di confort ottenuto.
Sempre in funzione del livello di confort che si desidera garantire, tutti gli ambienti sono dotati di sistemi di ventilazione controllata con recupero di calore: è questo l’unico modo per ottenere condizioni di microclima costantemente elevate sia in ambienti affollati sia in ambienti di lavoro. La necessità di garantire il necessario ricambio di aria richiede di immettere in modo continuativo aria pulita dall’esterno, da riscaldare in inverno e da raffrescare (e deumidificare) nella stagione estiva, senza però perdere il contenuto energetico dell’aria da espellere in quanto esausta. Ne consegue la necessità di installare sistemi di recupero del calore altrimenti perso, recupero ottenuto mediante scambiatori ad alta efficienza (fino al 90%), oggi disponibili sul mercato. Con conseguente e proporzionale risparmio energetico ed economico.
Riscaldamento/raffrescamento
La scuola materna e il piano degli alloggi saranno dotati di sistema radiante a pavimento in grado di riscaldare nel massimo silenzio. Si ritiene poco probabile, date le caratteristiche climatiche della zona, la necessità di utilizzare il medesimo sistema di pannelli radianti per il raffrescamento, cosa che è comunque possibile. Nella stagione estiva il controllo dell’umidità è realizzato con un deumidificatore abbinato ad un impianto di ricambio d’aria (a funzionamento anche invernale) con recuperatore di calore, con portate proporzionate al reale affollamento dei locali.
Il centro diurno, oltre al riscaldamento di base a pavimento radiante, sarà riscaldato e raffrescato con un sistema a tutt’aria ad alta efficienza, con recupero di calore, attraverso macchine di elevata qualità ( tipo Menerga). Questo per consentire il rapido raggiungimento del confort microclimatico in locali ad affollamento saltuario ( saloni, sala tv).
Impianti elettrici
E’ prevista la dotazione di impianto fotovoltaico su tutte le coperture a falda con bande di silicio amorfo.
Per quanto possibile si è cercato di garantire l’illuminazione naturale anche degli ambienti posti in posizione più sfavorevole, come, ad esempio i saloni del centro diurno attraverso sopraluce nelle murature di tramezzo. Per l’illuminazione dei saloni interni al centro diurno potrà essere studiato anche il ricorso al contributo di camini solari che nel soprastante giardino dell’asilo potranno presentarsi come ‘totem’, con funzione anche di gioco e/o di arredo.
Riguardo agli impianti elettrici, fondamentale è la scelta degli apparecchi illuminanti sia per garantire la dovuta qualità del confort visivo, sia per controllare i consumi energetici ed il surriscaldamento estivo degli ambienti. Si dovranno adottare apparecchi illuminanti a ridotto consumo energetico, dotati quindi di corpi illuminanti fluorescenti, ed in certi casi anche a led. I corpi illuminanti fluorescenti dovranno essere definiti come temperatura di colore per evitare luci troppo fredde, poco gradite in alcuni ambienti.
In molte situazioni può poi essere opportunamente installato un sistema di controllo del livello di illuminamento con sistemi dimmerabili automaticamente con il fine di ridurre i consumi pur garantendo una costanza del livello di illuminamento.
Descrizione del progetto
Il centro si sviluppa su quattro livelli a partire dalla Via Milpa, seguendo l’andamento naturale del terreno e mantenendo completamente fuori terra i due ultimi livelli. Ad est il lotto è interamente attraversato da un percorso pedonale pubblico che collega i primi tre livelli e termina in uno spazio attrezzato per la sosta, parimenti raggiungibile anche veicolarmente dall’opposto lato ovest, percorrendo la strada di penetrazione esistente che termina in una piccola area a parcheggio.
Livello 0 ( quota 1253) Il parcheggio, in grado di ricoverare 30 automobili con stalli da m 2.6x 5.2 ( pertanto eventualmente chiudibili in box separati) è posto alla quota 1253, dunque interrato di un metro circa rispetto alla Via Milpa, da cui si accede. Nell’angolo nord ovest del piano sono collocati il vano scala ed il vano ascensore, con accesso filtrato. Dietro questi, opportunamente separata, c’è la centrale termica con il locale di stoccaggio delle biomasse , che, sfruttando il naturale dislivello del sito, viene alimentato direttamente dall’alto, dalla strada. Un ulteriore vano tecnico è inoltre utilizzabile per gli impianti . All’opposto angolo sud est del lotto si trova il servizio di soccorso 118, dotato di un locale di soggiorno di 20 mq circa, spogliatoio e servizi per i volontari, rimessa dell’ambulanza e deposito di circa m 8x 4,5 (che in caso di necessità potrebbe allargarsi all’interno della autorimessa occupando il posto auto confinante). L’uscita della ambulanza può avvenire in sicurezza attivando all’occorrenza un sistema di semaforizzazione ad hoc della via Milpa e dell’ingresso alla autorimessa.
Livello 1 ( quota 1256.50)
Sopra la autorimessa si trova il centro diurno, a cui si accede, oltre che dal vano scala e ascensore del piano interrato, dal fronte ovest, attraverso la strada laterale, e dal fronte est attraverso il percorso pedonale coperto. Nel centro si trova un campo regolamentare di bocce, una sala proiezioni/tv (apribile verso il bar), due saloni pluriuso aggregabili, posti in posizione centrale, ciascuno di circa 50 mq . Il lato sud dei saloni, verso il campo coperto di bocce, è formato da una vetrata a pannelli mobili, che consente l’illuminamento naturale e l’eventuale permanenza di pubblico per le gare di bocce.
Tutte le tramezze del piano, ad eccezione della sala tv, hanno un sopraluce di 50 cm per consentire la diffusione della luce naturale, che entra da ovest e da est attraverso le aperture poste negli sfondati, e da sud attraverso le aperture a schermatura variabile (oscurabili in modo da non creare interferenze d’ombra sul campo da gioco).
Il percorso pubblico in lato est, opposto dunque all’ingresso previsto, costituisce un ulteriore importante accesso al centro attraverso la terrazza del bar e permette di raggiungere anche il giardino posto in lato sud, formato dall’ arretramento del fronte edificato. Il giardino, essendo posto fuori dal perimetro della rimessa, è costituito da terreno profondo permeabile, e può dunque essere alberato anche con alberi ad alto fusto ( ad es. faggio o frassino maggiore) ed attrezzato per la sosta con un piccolo padiglione belvedere. Questo giardino potrebbe essere parzialmente pavimentato con calcestre o coccio pesto per consentire il gioco non agonistico delle bocce all’aperto.
Si è voluta garantire la massima accessibilità dall’esterno in modo da poter accentuare le potenzialità aggregative del centro diurno, ipotizzando la possibilità di un uso non esclusivo della popolazione anziana. In quest’ottica si sono previsti sistemi flessibili di parziale chiusura che ad esempio possono consentire il funzionamento del bar ( e del bar + gioco bocce o del bar e della sala tv, in occasione di eventi sportivi) in piena autonomia rispetto agli orari di funzionamento del centro. Questo facilita ovviamente l’esternalizzazione della gestione, con conseguenti risparmi.
Livello 2 ( quota 1260.20)
Al livello superiore si trova la scuola materna che occupa il lato ovest della sagoma del centro sottostante e si spinge più a nord nel lotto, assecondando l’andamento del terreno e offrendo ai locali gli affacci a sud e ad est sullo spazio verde esclusivo aperto verso la vallata. Un’ ulteriore area verde a carattere pubblico, e dunque attrezzabile per il gioco, è posta a nord dell’edificio, raggiungibile dal percorso pedonale coperto, che, come all’estremo opposto, diviene anche qui un belvedere sulla vallata. Da qui si raggiunge l’ingresso principale della scuola, a cui si può giungere anche dal lato opposto ovest lungo la strada che termina in un parcheggio.
La cucina, la dispensa e i servizi per i relativi addetti, sono direttamente accessibili anche da mezzi per il carico /scarico delle derrate. La cucina è collegata con un montacarichi alla zona dispensa/preparazione del bar sottostante, rendendo possibile la sinergia tra i due servizi.
Le dimensioni della superficie costruita del piano, sono superiori agli standard normativi richiesti per le due sezioni di scuola materna , ma sono tali da consentire all’occorrenza, con lievi aggiustamenti interni, l’accoglimento di una eventuale terza sezione.
Resta ovviamente sempre la possibilità di raggiungere la scuola materna dal vano scala ed ascensore, attraverso un ingresso controllato agli spogliatoi.
Livello 3 ( quota 1263.70)
All’ultimo livello sono collocate 13 stanze doppie* con bagno che si differenziano per taglio e disposizione, in considerazione della possibile diversità e durata della permanenza degli ospiti. Si hanno così sei stanze da mq 23 circa, con bagno di 5 mq e balcone rivolto ad est, tre stanze leggermente più piccole (22 mq con bagno) con loggia verso sud ed infine quattro stanze da 20 mq rivolte a nord. Come richiesto si trovano anche, oltre ai bagni di piano, due saloni da 100 e 50 mq. Questi locali, per geometria e collocazione, si prestano agli utilizzi – e dunque agli arredi- più diversi, dal soggiorno degli ospiti delle camere al funzionamento come sale conferenze o sale per feste aperte all’esterno, etc.
Scale ed ascensore
Il sistema di collegamento verticale è pensato in modo da potere essere utilizzato per raggiungere indifferentemente ciascun livello senza interferire con le funzioni di piano. Inoltre dal vano scala, al livello del centro diurno, possono essere direttamente fruibili dal pubblico i servizi igienici.
E’ garantita l’accessibilità pedonale protetta a tutte le funzioni, e tutte le funzioni sono raggiungibili senza barriere architettoniche.
Parcheggi
Oltre i trenta posti auto coperti, di cui due dimensionati anche per disabili, si trovano tre posti auto scoperti in linea lungo la Via Milpa e quattro posti scoperti, di cui uno per disabili, a nord del lotto.
Materiali e tecniche.
Fondazioni in c.a.
Struttura
livelli 0 e 1: travi e pilastri in c.a. e solai tipo lastral
Livelli superiori: pilastri in c.a. travi e solai in legno lamellare ( da verificare la praticabilità economica della struttura interamente in legno p.es. con sistema pres-lam)
Copertura con orditura in legno e manto di copertura esterno in lastre di zinco preossidato
Tamponamento
Livello 0: Muratura in c.a. con paramento esterno in pietra locale calcarea posata a malta semisecco ( tipo ‘corsivo antico’)
Locali del 118: muratura con isolamento a cappotto interno.
Livelli superiori : pacchetti composti da lastre di cartongesso/camera d’aria/ pannello OSB /isolante EPS/rasatura intonaco o assi di larice trattato.
Serramenti in legno e vetro a doppia camera e doppia guarnizione
Pavimenti interni
battuto di cemento lisciato al quarzo : autorimessa
legno : alloggi, scuola materna
gres porcellanato : 118 , centro diurno, servizi igienici a tutti i piani, vano scale, vano caldaia e locali tecnici
Rivestimenti dei bagni piastrelle ceramiche 20x20 tinta chiara
Pavimenti esterni
Pietra: camminamento esterno sul fronte nord, camminamento esterno fronte ovest
granito gres, sfondati della scuola materna
legno percorso coperto, loggia del bar, balconata e logge delle camere
coccio pesto/calcestre: giardino centro diurno
Tinteggiatura interna Pittura ecologica lavabile + smalto all’acqua
Tinteggiatura esterna silossanica
Flessibilità
Si danno di seguito alcune indicazioni sulla adattabilità dell’organismo edilizio non documentabili nello spazio degli elaborati di concorso.
Nell’interrato è possibile trasformare in box chiusi i posti auto doppi. Inoltre è possibile allargare la zona destinata al 118 inglobando un posto auto.
Al primo piano i diversi spazi possono essere aggregati con configurazioni diverse secondo le necessità d’uso.( es. Bocce + bar/ Bocce + bar+ giardino/ bar+ giardino etc.)
Sia il centro diurno che la scuola materna presentano i locali più ampi e polifunzionali, destinabili temporaneamente anche ad attività esterne ( es. riunioni serali, etc. ), in posizione facilmente accessibile dall’esterno e confinabile rispetto agli altri ambienti.
Le due sale al piano degli alloggi possono essere fruibili dall’esterno senza interferire con le camere e sono tra loro aggregabili.
L’area esterna a nord del lotto, indicata a giardino e parcheggio, sfruttando il naturale declivio del terreno può essere attrezzata per accogliere uno spazio scenico all’aperto, a servizio sia della scuola materna che del pubblico.
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WHAT
Centro Polifunzionale
WHERE
Sappada - BL - Italy
WHEN
2011