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Rigenerare la scuola panoramica - Rimini

Lo sviluppo delle funzioni previste su un unico piano persegue l’idea di una scuola facilmente fruibile dove prevale una forte relazione tra spazi interni ed esterni. I volumi delle aule, disposti a pettine laterale, compongono degli spazi vuoti esterni in stretta relazione con essi.
 La composizione planimetrica è costituita da un percorso lineare che collega l’ingresso, con adiacente volume della palestra e mensa, con i due corpi della didattica distinti per ciclo. Il volume rettilineo parallelo alla “via Panoramica” costituisce l’elemento forte che lega tutta la composizione e che fa da filtro tra lo spazio urbano e l’ambiente scolastico.
Designers, Stefano Bulgaro, Gualtiero Cigolini, Paolo Ungaro, Project Year2017

Credits
Design Progettisti architettonici: Ing. Paolo Ungaro; Arch. Gualtiero Cigolini; Arch. Stefano Bulgaro Progettisti strutture (fattibilità): Ing. Sergio Carera; Ing. Chiara Rebessi Progettista impianti (fattibilità): Ing. Antonio Manfredini


L’INSERIMENTO URBANISTICO
 L’attuale conformazione urbana dell’intorno è caratterizzata principalmente da una maglia modulare urbana orientata secondo gli assi principali viari che portano al mare. E’ una maglia forte che caratterizza tutta l’espansione residenziale e che inquadra il lotto interessato dal progetto.
Nella regolarità si inserisce una direttrice orientata verso nord che rompe con forza il rigido rigore. Tale
 asse è caratteristica di pochi ma significativi edifici nelle strette vicinanze: l’edificio storico “Villino Mattioli-Graziani”, i quattro edifici a torre e la stessa scuola ad oggi esistente sul lotto.
L’inserimento del nuovo progetto è stato pensato partendo da queste forti presenze che segnano il territorio nel rispetto delle direttrici e delle visuali esistenti. L’unione tra la predominante maglia regolare e il significativo asse orientato a nord caratteristica del “Centro Arti Figurative”, ha portato ad una rotazione tra i  volumi del nuovo edificio.
Nel rispetto della conformazione del territorio e della viabilità esistente è stato scelto di riprendere la posizione e l’inclinazione attuale dell’ingresso principale orientato verso nucleo urbano antico e di distribuire in successione lineare e su un unico piano tutte le funzioni della scuola.
Il rapporto tra il costruito e lo spazio aperto si articola cosi in una sequenza di luoghi con diverse funzioni che proprio nella conformazione volumetrica e nella flessibilità delle destinazioni conferiscono una nuova qualità all’area di progetto.
LA COMPOSIZIONE
 Lo sviluppo delle funzioni previste su un unico piano persegue l’idea di una scuola facilmente fruibile dove prevale una forte relazione tra spazi interni ed esterni. I volumi delle aule, disposti a pettine laterale,
compongono degli spazi vuoti esterni in stretta relazione con essi.
La composizione planimetrica è costituita da un percorso lineare che collega l’ingresso, con adiacente volume della palestra e mensa, con i due corpi della didattica distinti per ciclo.
Il volume rettilineo parallelo alla “via Panoramica” costituisce l’elemento forte che lega tutta la  composizione e che fa da filtro tra lo spazio urbano e l’ambiente scolastico. Tale funzione viene accentuata dalla conformazione dello stesso: un corpo vetrato schermato da una fitta sequenza di setti verticali.
 I volumi delle aule si inseriscono con forza interrompendo questa regolarità uscendo in parte verso la “via Panoramica”.
Il volume della mensa, anch’esso collegato a pettine, si incastra con il volume della palestra che con la sua rotazione ed altezza rafforza l’ingresso alla scuola.
LE FUNZIONI
Il progetto vuole accogliere tutte le funzioni rispettando i limiti di superficie previsti dal bando e dalla normativa. E’ stata posta molta attenzione all’obbiettivo della fruizione di alcuni spazi in orari extra-scolastici ed è per questo che nelle vicinanze dell’ingresso sono state collocate la palestra e la mensa due ambienti che potranno essere benissimo vissuti al di fuori degli orari della scuola, come l’aula per le attività integrative parascolastiche e la sala riunioni insegnanti con annessi servizi.
L’ambiente della palestra potrà essere utilizzato per incontri pubblici e/o manifestazioni, le grandi aperture verso il giardino privato permettono di utilizzare anche l’ambiente esterno direttamente collegato. Sia la mensa che l’aula per le attività parascolastiche potranno avere una valenza plurifunzionale ad esempio come teatro o laboratorio in connessione con gli spazi ombreggiati esterni.
Questa parte della scuola quindi potrà essere isolata qualora si aprisse ad uso extrascolastico.
 Proseguendo oltre si entra nella zona più riservata, dove si svolge la parte didattica con i due blocchi delle aule divise per ciclo complete di spazi interciclo e servizi. Anche le aule sono state pensate per avere un rapporto diretto con l’ambiente esterno, tutte si aprono su una porzione di giardino esterno dedicato.
 Un’estrema flessibilità si ritrova negli spazi interciclo che potranno essere divisi in comparti e al tempo
 stesso unificati attraverso schermi scorrevoli di legno fonoassorbenti e pareti attrezzate e mobili.
 Il vano tecnico a servizio degli impianti è collocato sopra gli spogliatoi della palestra.
 La scuola sarà dotata di due parcheggi volutamente distinti: uno nelle vicinanze dell’ingresso e l’altro dalla parte opposta dell’edificio. Il primo potrebbe in alcune occasioni essere lasciato inutilizzato per garantire un maggiore spazio esterno, quasi a formare una piazza che dia più respiro alla composizione; il secondo a servizio della scuola.
I PRINCIPI PEDAGOGICI
La disposizione delle funzioni e la composizione dei volumi è direttamente legata al soddisfacimento dei
 principi pedagogici contenuti nel pensiero del Prof. Gianfranco Zavalloni. La scelta forte di distribuire tutta la scuola su un unico piano e di raggruppare in volumi distinti le funzioni, ha determinato pieni e vuoti nello spazio esterno con aree ben distinte e direttamente collegate alle funzioni interne. In questo modo il contatto con lo spazio esterno, considerato come luogo educativo, può avvenire da qualsiasi ambiente scolastico.
In termini pedagogici si è partiti dal concetto che il bambino deve imparare a vivere nello spazio, ad
 osservarlo, modificarlo, lo spazio stesso deve essere stimolo da gustare, toccare, vedere, colorare .
Lo spazio esterno all’edificio è stato quindi concepito non solo come sede di ricreazione, ma come organismo strutturato in veri e propri laboratori all’aperto destinati all’educazione artistica, ambientale, all’educazione motoria e al gioco.
 Nell’organizzazione delle aree si è cercato di offrire al bambino la possibilità di apprendere, non solo nelle aule tradizionali, ma anche nell’ambiente aperto della scuola stessa che, pensato come luogo didattico, diventa una fonte di esperienza capace di stimolare l’osservazione, la creatività e la socializzazione.
 Nel giardino a misura di bambino si propongono quali parametri per gli spazi i contrasti per stimolare la fantasia, aree soleggiate e aree in ombra (pergolati), alberature differenti per dimensioni, specie, stagionalità e fioriture.
Partendo da questo presupposto sono state attuate scelte progettuali che hanno portato alla differenziazione degli spazi per dimensione e uso.
Spazi didattici - L’ area verde a confine con i lotti residenziali, viene destinata a contenere un orto didattico,
un giardino per le erbe aromatiche, un frutteto; piccole aree specializzate con ambiti di conoscenza
specifici. La varietà nella scelta di alberi e arbusti sarà per gli insegnanti un valido strumento per far
conoscere le variazioni della natura ed il ritmo delle stagioni simbolicamente rappresentato dal ciliegio
selvatico posizionato al termine del percorso vetrato.
Le aree esterne direttamente confinanti con le aule saranno dei cortili esclusivi per le classi dove si
svolgeranno le lezioni all’aperto.
Spazi ludici - L’ area di fronte alla mensa e alla palestra viene destinata a contenere un prato verde per il gioco libero, un’area non attrezzata destinata a stimolare il movimento e la creatività del gioco libero.
LA SOSTENIBILITA’
Il progetto ha considerato la possibilità di utilizzare al meglio le condizioni ambientali studiando
l'orientamento rispetto al sole degli ambienti didattici al fine di contenere i consumi energetici per
l'illuminazione e per il riscaldamento.
Il lungo corridoio di unione delle varie attività, completamente vetrato è stato schermato con dei setti a tutt’altezza che fungessero da frangisole e fossero al tempo stesso un elemento che caratterizzasse il prospetto che accompagna la via Panoramica.
L’impiego di una struttura portante in acciaio, unita alla tecnologia costruttiva a secco, permette il raggiungimento di elevati standard qualitativi dal punto di vista del comfort termico e acustico e consente di contenere drasticamente i tempi di costruzione, garantendo nel contempo leggerezza e resistenza al sisma, facilità di demolizione futura e riciclabilità dei materiali. La scelta di adottare materiali isolanti “naturali” limita fortemente l’emissione di radiazioni che inquinano l’ambiente interno, ovvero radon, formaldeide e VOC
 (composti organici volatili), inoltre l’impiego di materiali isolanti come la fibra di legno, contribuisce a fornire  una maggiore inerzia termica all’involucro e un corretto sfasamento e attenuazione dell’onda termica estiva.
 Per quanto riguarda la climatizzazione degli ambienti, una pompa di calore condensata ad aria, reversibile, ad alta efficienza, fornisce il calore in inverno e l’acqua refrigerata in estate sfruttando l’energia rinnovabile aerotermica. Il generatore risulta inoltre dotato di un sistema di recupero di calore nel ciclo frigorifero che in fase di raffrescamento consente di ottenere energia termica gratuita per la produzione di acqua calda sanitaria. La previsione dell’utilizzo di sistemi di emissione radianti a bassa temperatura, garantisce un maggior comfort termico grazie all’omogeneità delle temperature superficiali. I necessari ricambi d’aria richiesti sono garantiti da un impianto di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recupero di calore entalpico ed efficienza >90%. La quota di energia rinnovabile elettrica è prodotta da un impianto fotovoltaico installato in copertura, predisposto per un plug-in con un sistema di stoccaggio dell’energia elettrica, dotato di un sistema di gestione dei consumi intelligente che contribuisce a ridurre i consumi elettrici della pompa di calore, dell’impianto di ventilazione meccanica controllata e degli ausiliari, migliorando le prestazioni energetiche complessive dell’edificio.
Un sistema domotico di controllo e regolazione centralizzato consente di verificare e controllare gli impianti tecnologici a servizio della scuola oltre che le condizioni ambientali interne, quali l’illuminazione delle aule in  funzione della reale occupazione e del contributo della luce naturale.

WHAT

Concorso Nuova Scuola 

WHERE

Rimini - Italy

WHEN

2017

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